Martedì, 20 Febbraio 2024 15:07

Dalla  ricchezza dei vitigni autoctoni un aiuto per la lotta contro il cambiamento climatico In evidenza

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Di Mario Vacca Parma, 20 febbraio 2024 - “Sono più di 300 le varietà registrate nel Registro delle Varietà da Vino adattate nel tempo al clima e alla cultura del territorio”, lo afferma Jacopo Vagaggini il Miglior Giovane Enologo Italiano per Vinoway Selection 2024, ed uno dei punti di forza del centro-sud Italia  è la ricchezza dei vitigni autoctoni.

Il professionista offre una visione unica sulla viticoltura del Sud Italia, in cui crede molto, considerandola particolarmente resiliente agli imminenti cambiamenti climatici grazie alla ricchezza dei suoi vitigni autoctoni di grande interesse e personalità.

Tra questi, Vagaggini ha elogiato la tenacia del vitigno Gaglioppo in Calabria, inserito nel Registro delle Varietà da Vino nel 1970 e incluso in ben 24 denominazioni di origine. Si caratterizza per una buona resistenza al caldo e per la sua capacità di maturare lentamente con gradazioni contenute, senza eccedere nella struttura. Questa caratteristica contraddistingue le varietà autoctone, spesso più resistenti agli stress ambientali rispetto alle varietà internazionali che richiedono irrigazione costosa e poco duratura. «Il Sud Italia è una regione che vanta un eccezionale potenziale enologico. I tanti vigneti antichi, con viti mature, spesso allevate ad alberello, mostrano una notevole resistenza agli stress ambientali, rendendoli adattati al crescente caldo.».

«Il cambiamento climatico, soprattutto l’innalzamento delle temperature, è una problematica attuale che necessita di soluzioni tempestive per il settore viticolo» evidenzia Jacopo Vagaggini. «Si pensi che, come illustrato dalla Commissione Europea, nel periodo 2011-2020 la temperatura media globale è stata di 1,1° C al di sopra dei livelli preindustriali. Le prospettive per il futuro prevedono un innalzamento fino a 2°C nel 2030. Il mio impegno è far fronte a questa situazione con la valorizzazione dei vitigni autoctoni, che si mostrano meglio adattati al territorio e offrono prodotti incredibilmente moderni. Da sempre penso che la bellezza dei vini risieda nella purezza e nell'autenticità, in sintonia con le crescenti preferenze dei consumatori per la qualità».

La passione di Vagaggini per il Sud Italia è radicata nella sua connessione familiare con la Sicilia, essendo sua nonna paterna originaria di Lipari. Questo legame personale ha alimentato la sua affinità per la regione e la sua storia vinicola. Infatti, considera il Sud Italia in generale una terra ricca di storia nella produzione del vino: la Calabria, conosciuta anche come Enotria, tra le prime regioni a coltivare la vite. «Il suo vino veniva offerto nell'Antica Grecia ai vincitori delle Olimpiadi». Tra le varietà autoctone che ritiene più adattate al territorio, quindi più resistenti al cambiamento climatico, l’enologo individua in Sicilia il Nerello ed il Nero d’Avola; in Puglia il Nero di Troia; in Campania l’Aglianico; in Calabria il Magliocco e il Gaglioppo. Proprio su quest’ultimo Jacopo ha intrapreso un lungo e appassionante studio per esplorarne appieno l'anima. Da questo progetto nascerà un Gaglioppo in purezza che l’enologo considera «un vino sorprendente e di forte personalità, capace di raccontare la cultura del territorio in ogni sorso». Ci sono poi i vitigni a bacca bianca su cui pone particolare attenzione, tra cui il Pecorello in Calabria, l’Inzolia in Sicilia e il Biancolella in Campania. «Mi stupisce come, al contrario delle aspettative, i vini prodotti al Sud siano spesso più eleganti e fini rispetto a quelli del centro-nord Italia» ci tiene a sottolineare l’enologo Vagaggini. «Gradazioni contenute, spesso sotto i 13 gradi, colori tenui e corpo sottile, rendono questi prodotti molto contemporanei e di grande bevibilità. I nomi dei vitigni spesso ingannano: sono molto belli ma fanno erroneamente pensare a prodotti molto coloriti e potenti».

Infine, sulla attuale discussione peronospora che ha colpito molti vigneti nel 2023, Jacopo Vagaggini riconosce le sfide affrontate nel settore vinicolo italiano. Il Centro Sud ha subito un calo stimato del 50% con perdite significative in regioni chiave come Sicilia e Puglia che rappresentano oltre il 20% della produzione nazionale (fonte WineNews).

Anche in questo caso, Jacopo Vagaggini sottolinea che sono principalmente i vitigni internazionali, in primis Merlot e Chardonnay, ad aver registrato ingenti perdite. I vitigni autoctoni, adattati al terroir di appartenenza, hanno invece mostrato migliore resilienza alle malattie e maggiore produttività.

Vediamo cosa e come risponderanno le regioni del Nord che, avendo a disposizione territori con varie altezze, stanno cercando di far fronte al cambiamento climatico piantando vigne sempre più in alto.

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La Bussola d'Impresa - Mario Vacca

“Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.

Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.

Le competenze acquisite mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.

Un iter professionale che mi ha consentito di sviluppare negli anni competenze in vari ambiti, dalla sfera Finanziaria, Amministrativa e Gestionale, alle dinamiche fiscali, passando attraverso esperienze di "start-up", M&A e Turnaround, con un occhio vigile e sempre attento alla prevenzione del rischio d’impresa.

Un percorso arricchito da anni di esperienza nella gestione di Risorse Umane e Finanziarie, nella Contrattualistica, nella gestione dei rapporti diretti con Clienti e Fornitori, nella gestione delle dinamiche di Gruppo con soci e loro consulenti. 

Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari delle attività.

Il mio agire è sempre stato caratterizzato da entusiasmo e passione in tutto quello che ho fatto e continuo a fare sia in ambito professionale che extra-professionale, sempre alla ricerca dell'innovazione e della differenziazione come caratteristica vincente.

La passione per la cultura mi ha portato ad iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti ed a  scrivere articoli di economia pubblicati nella rubrica “La Bussola d’Impresa” edita dalla Gazzetta dell’Emilia ed a collaborare saltuariamente con altre testate.

La stessa passione mi porta a pianificare ed organizzare eventi non profit volti al raggiungimento di obiettivi filantropici legati  alla carità ed alla fratellanza anche attraverso  club ed associazioni locali. 

Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.

Il mio impegno è lavorare sodo con etica, lealtà ed armonia.”

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